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Conduzione ossea, cartilaginea e tradizionale: quale differenza?

  • Immagine del redattore: Dott.Vincenzo Rimoli
    Dott.Vincenzo Rimoli
  • 27 ago
  • Tempo di lettura: 2 min
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Nel mondo delle soluzioni uditive, la tecnologia ha fatto passi da gigante, offrendo alternative personalizzate per chi soffre di ipoacusia. Oggi non parliamo solo di apparecchi acustici tradizionali, ma anche di innovative soluzioni basate sulla conduzione ossea e cartilaginea.

Vediamo insieme cosa significano, come funzionano e quali sono i vantaggi di ciascun metodo.




1. Conduzione Tradizionale: il metodo classico



La conduzione tradizionale è il principio su cui si basano la maggior parte degli apparecchi acustici convenzionali.

Come funziona?

Gli apparecchi amplificano il suono e lo convogliano nel condotto uditivo fino al timpano, che vibra e trasmette il segnale attraverso gli ossicini dell’orecchio medio fino alla coclea.

A chi è indicata?


  • Persone con ipoacusia neurosensoriale di lieve, moderata o grave entità.

  • Situazioni in cui il condotto uditivo e il timpano sono funzionanti.



Vantaggi:


  • Tecnologia consolidata, disponibile in vari modelli (retroauricolari, endoauricolari).

  • Personalizzazione in base al profilo audiometrico.





2. Conduzione Ossea: il suono passa dalle ossa



La conduzione ossea bypassa il condotto uditivo e il timpano, trasmettendo il suono direttamente alle ossa del cranio, che a loro volta stimolano la coclea.

Come funziona?

Il dispositivo converte il suono in vibrazioni meccaniche che raggiungono l’orecchio interno attraverso le ossa temporali.

A chi è indicata?


  • Persone con malformazioni del condotto uditivo.

  • Pazienti con problemi al timpano o otiti croniche.



Vantaggi:


  • Ottima soluzione in caso di impossibilità a utilizzare apparecchi tradizionali.

  • Tecnologia sempre più miniaturizzata e confortevole.





3. Conduzione Cartilaginea: una novità silenziosa



La conduzione cartilaginea è una tecnologia più recente che trasmette le vibrazioni sonore attraverso la cartilagine del padiglione auricolare, senza chiudere il condotto uditivo.

Come funziona?

Il dispositivo appoggia delicatamente sulla cartilagine, trasformando il suono in vibrazioni che raggiungono la coclea.

A chi è indicata?


  • Persone che non tollerano inserti auricolari o che soffrono di occlusioni del condotto.

  • Utenti che desiderano un’esperienza più naturale, senza isolamento acustico.



Vantaggi:


  • Comfort elevato e naturalezza del suono.

  • Ideale per chi vuole sentire anche i suoni ambientali senza isolamento.





Qual è la scelta giusta per te?



Ogni tipologia ha pro e contro, e la scelta dipende da fattori come:


  • Tipo e grado di perdita uditiva.

  • Anatomia dell’orecchio.

  • Stile di vita e preferenze personali.



👉 Per scegliere la soluzione più adatta, è fondamentale una valutazione audiometrica professionale.




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